Governo determinato nel promuovere il rilancio dell’edilizia. Con il decreto sviluppo piano casa bis e SCIA semplificata Il decreto sviluppo D.L. n. 70/2011, convertito in legge 12 luglio 2011, n. 106 (G.U. n. 160/2011), ha varato un nuovo piano casa, in aggiunta a quello già approvato dalla Conferenza Stato/Regioni del 1 aprile 2009.
La conversione in legge del “decreto Sviluppo” ha portato a regime alcune interessanti novità nel settore immobiliare: a partire dell’abolizione della comunicazione di inizio lavori ai fini della detrazione del 36%, sino all’introduzione della rinegoziazione dei mutui a tasso variabile. Sono diverse le novità apportate dalla legge 106/2011 (che ha convertito il D.L. 70/2011) in ambito immobiliare: innanzitutto, è stato abrogato l’obbligo di inviare la comunicazione di inizio lavori per fruire della detrazione del 36%, nonché l’obbligo di indicare nelle relative fatture il costo della manodopera; inoltre, è stata prevista l’abolizione dell’obbligo di comunicare alla Questura la cessione dei fabbricati; infine, il legislatore è intervenuto anche sulla possibilità di rinegoziare i mutui a tasso variabile per trasformarli a tasso fisso.
Difficoltà di accesso al credito bancario e i prezzi di vendita sempre troppo alti rispetto alla capacità di spesa stanno ingrossando quel segmento di domanda che va ormai sotto il nome dei “forzati dell’affitto”. Stiamo parlando di un fenomeno ben noto agli agenti immobiliari che si trovano ogni giorno a gestire una fascia di clientela che parte con l’idea di comprar casa per poi, fatti due conti, ripiegare sulla locazione.